Sindacato Itamil Esercito: "Solidarietà al Segretario Generale Foti Girolamo" contro le malelingue. Contano i fatti.
Sindacato Itamil Esercito: "solidarietà al Segretario Generale Foti Girolamo" contro le malelingue. Contano i fatti.
Girolamo Foti, Segretario Generale del Sindacato Itamil Esercito, è un militare dell'Esercito italiano nato a Palermo nel 1974. Attualmente ricopre il grado di Graduato Aiutante III° Corso nell'Esercito Italiano. Ha prestato servizio in diverse caserme, tra cui il 24° Art di Messina, il 1° Rgt. Di Milano e attualmente il 46° Rgt. Di Palermo, partecipando anche a missioni multinazionali in Albania e in operazioni di peacekeeping in Kosovo, Macedonia e Bosnia. In Italia, ha partecipato all'operazione Vespri Siciliani. Foti ha anche ricevuto numerosi riconoscimenti e qualifiche. Inoltre, ha esperienze al di fuori del militare, come quella di essere stato presentatore televisivo, attivista per l'ambiente e lo sviluppo culturale, e co-fondatore e presidente di associazioni come l'associazione Fratelli d'Italia, "Il Movimento Culturale Libera Rappresentanza" e l'Italia S'è Desta
Inoltre, Foti ha anche partecipato da ragazzo a movimenti di base contro la cultura della mafia nelle periferie di Palermo nella fine degli anni '90 e il 2000. Eletto per tre mandati consecutivi al Cocer X°-XI°-XII° mandato, in qualità di Delegato Cocer eletto, il suo primo passo è stato quello di rinunciare a tutti i privilegi garantiti dalla legge sulle missioni nazionali, riducendo le sue spese previste del 65% e scegliendo un rimborso delle spese a regime "forfettario" che matura nell'arco delle 24 ore senza straordinari oppure altri accessori imputati nei suoi riguardi.
Per il suo impegno a favore dei diritti sindacali del personale da lui rappresentato, molte testate nazionali hanno riportato le sue battaglie contro il demansionamento dei militari, come "Il venerdì di Repubblica". Inoltre, ha partecipato manifestazioni in piazza contro il blocco degli stipendi e gli accessori, come riportato da testate come "Il Tempo", "Il Giornale", "L'Espresso". Foti ha anche subito procedimenti disciplinari, come riportato da "Il Fatto Quotidiano" ed avvio di procedimenti giudiziari come "Il Mattino di Napoli" in occasione della presentazione del suo libro "I giorni bui del Soldato Foti".
Foti è stato preso di mira da un Comandante allora in servizio al 46° Rgt, di Palermo con il supporto di un Capitano. Foti è stato indagato e processato per aver espresso il suo diritto di critica nei riguardi di alcuni superiori. Il processo ha comportato un costo elevato per i contribuenti italiani, anche a causa dell'alto numero di caserme dei Carabinieri incaricate delle indagini.
Girolamo Foti, oggetto di una campagna di fango volta a screditarlo ad opera di alcuni suoi avversari, ha una storia che i fatti smentiscono in ogni attacco. Foti ha dato voce ai suoi colleghi, portando all'attenzione della stampa nazionale i problemi dei volontari dell'Esercito. In coincidenza con lo svolgimento del suo mandato, si è dovuto difendere da un'odissea giudiziaria, ma è andato avanti a testa alta. Il Tribunale assolveva a pieno titolo nel Foti nel 2019.
Per questa vicenda, Foti non ha potuto partecipare al concorso ex 958 poiché, all'epoca dei fatti, era stato rinviato a giudizio. Inoltre, è stato oggetto di un'ulteriore indagine, poi archiviata, per il reato di truffa pluriaggravata e continuata dalla Procura Militare di Roma che ha svolto un'accurata indagine mettendo sotto la lente i suoi fogli di viaggio, gli statini, le celle telefoniche, i tabulati e altre informazioni, entrando così nel privato del militare.
Dalle carte in nostro possesso, abbiamo letto, attraverso delle trascrizioni relative ad una registrazione avvenuta all'interno dello Stato Maggiore dell'Esercito, di un Colonnello che parlava e registrava due Generali di divisione. Uno di questi aveva avviato, secondo le trascrizioni, un progetto occulto al fine di minacciare e ricattare Foti poiché non allineato. Addirittura, alcuni personaggi all'interno del Sindacato Itamil Esercito hanno tentato, con pretesti falsi e menzogne, di screditarlo e sfiduciarlo per sostituirlo iniziative strampalate senza successo" alla fine sono fuoriusciti dal sodalizio.
Il Sindacato Itamil Esercito, nel corso del suo operato, ha contribuito a far riavere lo stipendio ad alcuni tesserati che erano stati sospesi poiché contrari al vaccino. Inoltre, ha diffidato l'amministrazione invitando a verificare se i vaccini possono avere nel tempo condizioni avverse per la salute. Il sindacato ha fatto condannare l'amministrazione per attività antisindacale in difesa di alcuni dirigenti e ha raccolto tutte le istanze del personale in materia economica, previdenziale e professionale attraverso una petizione popolare ai sensi dell'art. 50. Inoltre, ha ottenuto il riconoscimento del Senato per la trattazione di questi punti alle Commissioni Difesa e Legislativo del Senato.
Il sindacato ha incontrato il Vicepresidente del Senato, il Senatore Maurizio Gasparri, per discutere del suo disegno di legge pensioni e offre consulenza ed assistenza legale gratuita ai propri tesserati, secondo le proprie possibilità e il livello di argomenti. Tutte le segnalazioni dei tesserati vengono sempre soddisfatte.
La solidarietà del Sindacato Itamil Esercito al Segretario Generale Foti Girolamo è contro le malelingue che, senza prove, hanno diffuso voci infondate sulla sua persona. Il sindacato si schiera ad unanimità a favore di Foti e sostiene che i fatti devono essere la base di ogni valutazione riguardo alla sua carriera e alla sua vita privata.
Roma 15 maggio 2023
Il Direttivo Nazionale
L'Esecutivo Nazionale