Sindacato Itamil Esercito: Scarsi finanziamenti del rinnovo contrattuale 2022 - 2024 il cuneo fiscale non porterà alcun vantaggio, l'inflazione è alta a pagarne sono i militari. Il Governo cinicamente apre il gioco tra il mezzo COCER e il mezzo Sindacato"

29.10.2023

L'attuale Governo, "dei furbacchioni" mette in campo " il trappolone", continua a giocare sottili giochi politici con i militari italiani ".

Questo è il gioco del "mezzo COCER e del mezzo Sindacato", una strategia per nascondere il proprio fallimento nei riguardi dei servitori dello Stato.

Il Ministro della Difesa, Crosetto, ha recentemente convocato i sindacati militari in un tentativo di dare "per facciata" un senso alla sentenza 120/2018 e alla legge 46/2022 che il governo continua a ritardare.

Nel frattempo, il COCER procede senza il gradimento del personale, convocati dal Primo Ministro Meloni, che sembra preferire i delegati COCER rigidi e in uniforme, rispetto al "sindacato rompiscatole".

Tra mille chiacchiere, sfilate di comunicati, cartelli e cartelloni di certe sigle sindacali nessuno ha il coraggio di dire la verità.

Il ministero estende il periodo per il conteggio delle deleghe arbitrariamente al 31 gennaio 2024.

Nessun Sindacato denuncia che i fondi previsti per il rinnovo del contratto non sono affatto sufficienti per recuperare l'inflazione di questi anni.

Disponiamo di 160 euro lordi al mese mentre l'inflazione reale ha eroso circa 300 euro del nostro stipendio mensile.

Per evitare imbarazzanti interventi, si convoca il COCER, che non discuterà il contratto.

Come soluzione all'italiana, si invitano i sindacati militari a un incontro con il Ministro Crosetto, senza la presenza del Ministro del Tesoro.

Il Sindacato Itamil Esercito Italiano, che da mesi espone la tragica situazione economica e sociale dei militari, richiede un incontro con il Primo Ministro Meloni, il Ministro del Tesoro e il Ministro della Difesa, senza limitazioni di tempo.

Il nostro sindacato non dipendente dal ministero.

La delegazione del Sindacato Itamil Esercito parteciperà all'incontro con il Ministro e esprimerà il proprio dissenso sulle modalità adottate da questo governo.

Nonostante il panorama avverso, la nostra scelta di procedere in solitudine persiste in epoca di " democratura" dell'opposizione che non esiste, il pensiero unico si diffonde, noi restiamo fedeli al nostro obiettivo di dimostrare ai nostri colleghi la reale differenza tra i sindacati e il nostro sodalizio.

Non ci faremo intimidire né sopraffare dalle tattiche di distrazione e dai giochi politici.

Continueremo a lottare per la giustizia, la dignità e i diritti di ogni militare italiano.

La nostra missione è chiara: esporre la verità e rivendicare i diritti che ci spettano.