Resoconto Assemblee Sindacali nell'Area del Trentino Alto Adige

19.11.2023

Le assemblee sindacali svolte sono state le seguenti: In data 13.11.23 presso la caserma "C. BATTISTI", sede del Reggimento Logistico "JULIA" di Merano (BZ); Il 14.11.23 presso la caserma "VITTORIO VENETO", sede del 2° Reggimento trasmissioni, e presso l'aeroporto militare "G. SABELLI", sede del 4° Reggimento AVES "ALTAIR" di Bolzano;

In data 15.11.23 presso il 5° Reggimento Alpini di Vipiteno e il 6° Reggimento Alpini di Brunico; In data 16.11.23 presso la caserma "C. BATTISTI", sede del 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento.

La partecipazione alle assemblee del personale militare è stata numerosa ed attiva. Il sindacato ITAMIL nell'area del Trentino Alto Adige sta crescendo in maniera esponenziale, merito dell'ambizioso progetto nazionale e dei rappresentanti regionali sempre presenti con dedizione ad ascoltare i colleghi. Il capoluogo altoatesino è la terza città italiana per rincari in termini assoluti, seguita dall'intera area di Trento. Il personale lamenta la difficoltà di arrivare a fine mese per il costo della vita, dovuto non solo all'inflazione attuale ma anche al costo del paniere regionale. Le famiglie monoreddito dei militari pagano affitti altissimi e non hanno accesso a un mutuo per l'acquisto della prima casa. Gli immobili sono comunque caratterizzati da prezzi proibitivi con assenza di agevolazioni, inducendo così i militari a cercare in tutti i modi di ottenere un trasferimento presso i luoghi d'origine.

In tutta l'area regionale sono presenti centinaia di alloggi demaniali non assegnati per inidoneità abitativa o occupati da personale non avente titolo, soprattutto in quiescenza. Il 4° reparto infrastrutture, competente per l'area, ha gravi carenze di fondi e personale e non riesce a garantire nemmeno la manutenzione ai pochi alloggi occupati, disinteressandosi anche di alcuni gravi problemi infrastrutturali. Il personale militare residente in quest'area negli ultimi anni si è sovraindebitato, molti a causa della situazione economica disastrosa hanno subito separazioni o divorzi, o hanno dovuto trasferire il proprio nucleo familiare nelle terre d'origine per garantire un'esistenza dignitosa almeno per loro. A questo personale viene inoltre negato ripetutamente dal DIPE di ricongiungersi al proprio nucleo familiare per svariati motivi tra cui: - Continuo rifiuto dei benefici relativi alla legge 104/92; - Continuo rifiuto dei benefici dell'art. 42 bis del D. Lgs. 151 del 2001 per assenza di posizione organica o di incarico in altri reparti; - chiediamo maggior chiarezza  negli avvicendamenti reciproci che ogni anno creano nel personale malessere. A tutto questo si è aggiunto ulteriore malessere caratterizzati da carenza di personale, mezzi, equipaggiamenti dovuti alle scarse risorse e il nuovo modello 244 alla difesa e ritardi biblici nei pagamenti di qualsiasi tipologia di indennità. Il personale ha inoltre rappresentato di dover addirittura anticipare le spese per servizio isolato a causa del ritardo nell'elargizione degli anticipi di vitto/alloggio.