ITAMIL fa chiarezza sul rinnovo del contratto 2022/2024 " non fatevi prendere in giro ci aspetta l'elemosina", l'abbandono della Funzione Pubblica, il ricorso gratuito sul potere d'acquisto e il programma 2024/25

23.10.2024

ITAMIL fa chiarezza sul rinnovo del contratto 2022/2024, l'abbandono della Funzione Pubblica, il ricorso gratuito e il programma 2022/2024 difesa della specificità militare è la nostra forza. La parità di diritti è la nostra missione. La fraternità europea è il nostro orizzonte. Con queste parole, il Sindacato Itamil Esercito, composto esclusivamente da militari dell'Esercito Italiano, riafferma il suo impegno nella difesa dei diritti economici e sociali dei propri iscritti. Itamil è un'organizzazione che rifiuta l'approccio delle strutture sindacali interforze, riconoscendo le competenze specifiche di ogni singola forza armata e la necessità di rappresentare in modo specifico il personale militare.

La Battaglia sul Rinnovo del Contratto 2022-2024

Il rinnovo del contratto per il personale delle Forze Armate per il triennio 2022-2024 ha evidenziato una profonda carenza di risorse adeguate, con un aumento salariale che, secondo ITAMIL, non è sufficiente a coprire le perdite dovute all'inflazione. Il Sindacato lamenta che il Governo, rappresentato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha escluso i sindacati militari dal dialogo, concentrandosi unicamente sui sindacati della Polizia.

La Legge di Bilancio 2024 prevede un aumento medio di soli 85 euro netti al mese, che entrerà in vigore solo dal 2024, senza retroattività per gli anni precedenti. Ciò, in un contesto di inflazione che ha superato il 15%, ha portato a una riduzione significativa del potere d'acquisto per i militari italiani. Secondo ITAMIL, su uno stipendio medio lordo di 1.600 euro, la perdita reale mensile del potere d'acquisto è pari a circa 290 euro. Questo aumento contrattuale del 5,75% è insufficiente rispetto alla crescita dei prezzi dei beni di prima necessità, il cui incremento supera il 15%.

L'Impatto Sociale sui Militari Italiani

La crisi economica e l'inflazione hanno colpito duramente le famiglie dei militari italiani, che si trovano a fronteggiare un costo della vita sempre più alto, una carenza di alloggi adeguati e il pendolarismo forzato. Tutto ciò ha causato un aumento di fenomeni come le separazioni, i divorzi e, in alcuni casi, ha contribuito ad aggravare il sovraindebitamento delle famiglie. Purtroppo, i problemi economici sono stati anche una delle cause di episodi di suicidi all'interno delle Forze Armate. I dati ISTAT confermano che i prezzi dei beni di prima necessità sono aumentati del 15%, rendendo gli aumenti salariali previsti dal contratto assolutamente insufficienti a soddisfare le esigenze delle famiglie militari.

Il Ricorso Gratuito: Un Indennizzo per Azzerare il Divario con il Costo della Vita

In risposta a queste difficoltà economiche, ITAMIL ha avviato un ricorso collettivo gratuito, esclusivo per i tesserati del sindacato, volto a ottenere un equo indennizzo che possa azzerare il divario tra i salari dei militari e il reale costo della vita. Questo ricorso rappresenta un'azione fondamentale per tutelare il potere d'acquisto dei militari, gravemente compromesso dalla crescente inflazione e dagli insufficienti aumenti contrattuali.

Chi può aderire? Il ricorso è aperto a tutti i tesserati ITAMIL, compresi i nuovi iscritti, con l'obiettivo di ottenere un indennizzo che protegga il reddito dei militari dal progressivo impoverimento causato dalle attuali condizioni economiche.

Perché è importante? Il ricorso si concentra sulla necessità di garantire una retribuzione che sia realmente adeguata al costo della vita, preservando il benessere economico delle famiglie militari e mettendo fine alle disparità salariali rispetto ad altre forze di polizia.

Le Proposte di ITAMIL

ITAMIL ha presentato una serie di proposte concrete al Dipartimento della Funzione Pubblica per cercare di migliorare la condizione economica dei militari. Tra queste, vi è la richiesta di un adeguamento salariale basato sul reale costo della vita, per evitare che il personale militare continui a perdere potere d'acquisto. Un'altra proposta fondamentale riguarda l'introduzione di assegni che tutelino i militari dall'impatto negativo dell'inflazione.

Inoltre, il sindacato ha richiesto una revisione dei coefficienti pensionistici, affinché siano allineati alla Legge sulla Specificità del lavoro militare (Legge n. 183/2010). Anche la parificazione del trattamento economico tra i militari e le Forze di Polizia per quanto riguarda lo straordinario è un punto centrale delle rivendicazioni di ITAMIL.

Abbandono della Funzione Pubblica

ITAMIL ha deciso di abbandonare il tavolo della Funzione Pubblica per il rinnovo contrattuale, in segno di protesta per l'assenza di risultati concreti a seguito degli incontri. La decisione è stata presa a fronte dell'atteggiamento di chiusura da parte delle istituzioni e della mancata volontà di affrontare in maniera costruttiva le questioni sollevate dal sindacato. ITAMIL si impegna a continuare la propria battaglia per i diritti dei militari attraverso il ricorso legale e una continua pressione sociale e politica.

Uno Sguardo Oltre i Confini Italiani: L'Impegno con EUROMIL

ITAMIL non si ferma ai confini italiani. In qualità di membro di EUROMIL, il sindacato è impegnato nella lotta per la creazione di una Carta Europea dei Diritti dei Militari, che garantisca pari dignità e diritti sindacali in tutti i Paesi dell'Unione Europea. Il sindacato ha chiesto a EUROMIL di creare una task force legale per sostenere i sindacati nazionali nei casi di condotte antisindacali e di istituire un osservatorio europeo sul benessere dei militari, con particolare attenzione a fenomeni come i suicidi e il sovraindebitamento.

Conclusioni

ITAMIL chiede il supporto di EUROMIL e degli altri sindacati militari europei per far sentire la propria voce e difendere i diritti dei militari italiani. Il sindacato continuerà a lavorare per migliorare le condizioni economiche e sociali del personale militare, con l'obiettivo di ottenere parità di trattamento e giustizia per tutti i militari d'Europa.