Il Sindacato Itamil Esercito presenta il video contro la violenza sulle donne.
Roma 12 ottobre 2023. Ancora oggi, nei giornali, su internet, in tutti i mezzi di informazione, ascoltiamo e leggiamo notizie relative alla violenza sulle donne. Si, ancora oggi! Pensate che per oltre cinquant'anni, nel Belpaese, è rimasto in vigore l'articolo 587 del codice penale (abrogato, fortunatamente diciamo noi, nel 1981) che contemplava una pena minore per chi uccidesse la moglie, la figlia o la sorella per difendere l'onore suo e della sua famiglia. Oggi l'inasprimento delle leggi tutela le donne rispetto a ieri, ma sembra non bastare, anzi spesso non basta, e lo testimoniano i tanti casi di femminicidio. Perché tutto questo? Perché non si riconosce, ancora oggi, il fondamentale ruolo della donna nella società. Potremmo definirla una donna "multitasking", come le nostre donne soldatesse, che ogni giorno si dividono tra lavoro e famiglia. Se prima la figura femminile era soltanto equiparata a "padrona e regina della casa", al giorno d'oggi la donna deve gestire una vasta rete di relazioni che non si riduce esclusivamente al nucleo familiare, bensì si estende anche al mondo del lavoro. La donna è un vero e proprio pilastro portante tra famiglia e lavoro. La maggior parte delle donne lavoratrici è anche madre di figli e ciò comporta una crescita di responsabilità, in quanto non devono soltanto far fronte al mestiere che svolgono quotidianamente nel posto di lavoro, ma ne hanno un altro molto più impegnativo, a cui non possono venir meno: quello di mamme. Quest'ardua professione richiede determinate capacità di flessibilità e di organizzazione delle varie mansioni durante l'arco della giornata. Ecco perché dobbiamo supportarle le nostre donne, dobbiamo proteggerle in maniera sana, e non dobbiamo confondere i ruoli, motivo che spesso crea instabilità all'interno di un rapporto. Uomo e donna devono essere complementari e, attraverso le differenze, creare un'unione perfetta.
Il Sindacato Itamil Esercito, con la gentile collaborazione delle proprie donne sindacaliste, vuole dire NO con forza alla violenza sulle donne. Perché Anna Maria, Carmela, Clotilde, Daniela, Francesca, Giusy, Giulia, Giovanna, Graziana e Roberta sono DONNE, militari, ma DONNE. E noi le ringraziamo ogni giorno per quello che fanno. GRAZIE!
Si ringrazia Antonello MUSMECI per la collaborazione.