Contratto Difesa 2022-2024: Ritardi e Insoddisfazione Crescente tra i Militari " Soldi, pochi maledetti e per lo più in ritardo".

A quasi tre mesi dalla firma dell'accordo per il rinnovo del contratto 2022-2024 del Comparto Difesa, il personale militare si trova ancora in attesa dell'aggiornamento stipendiale e degli arretrati spettanti.
Un ritardo inaccettabile, che si somma all'insufficienza delle risorse stanziate, già denunciate dal Sindacato Itamil Esercito, l'unica sigla dell' Esercito assieme al Sindacato Usami dell' Aeronautica a non aver firmato il contratto, ritenendolo inadeguato rispetto al reale costo della vita.
L'aumento salariale atteso da tre anni, riguarda infatti solo il 2024 e non è in grado di compensare l'inflazione e l'aumento del costo della vita.
Inoltre, le risorse destinate agli straordinari risultano insufficienti 20 milioni alle Forze Armate, con gravi disparità di risorse rispetto a quelle stanziate circa 100 milioni alle forze di Polizia penalizzando ulteriormente il personale che, con professionalità e dedizione, continua a garantire la sicurezza del Paese tra mille difficoltà, turnazioni massacranti.
Sorprende il silenzio di coloro che, per giustificare la firma del contratto, parlavano durante la campagna tesseremento di "grandi risultati" e "impegni assunti" per il riconoscimento del valore del servizio e l'impiego Operativo svolto dai militari.
Oggi, alla prova dei fatti, i colleghi si chiedono: quanto ancora dovranno aspettare per ricevere il poco che è stato concesso?
Nel frattempo, il costo della vita continua a salire: bollette, affitti, carburante, mutui e spese mediche pesano sempre di più sui bilanci familiari.
A questi problemi si aggiungono la carenza di alloggi, il pendolarismo forzato, i turni massacranti e la lontananza dalle famiglie, l'invecchiamento del personale, le recenti misure che non favoriscono i nuclei familiari anche dinanzi ad eventuali disabilità, il futuro incerto dei volontari, la previdenza, fattori che incidono negativamente sul benessere psicofisico del personale militare e delle loro famiglie.
Il Sindacato Itamil Esercito non ha tradito i propri colleghi e non intende lasciare nessuno indietro.
Per questo motivo, è in fase di preparazione un ricorso per ottenere il recupero del potere d'acquisto dei salari, che verrà annunciato ufficialmente in occasione del Congresso Itamil del 22 marzo 2025 alle ore 15:00 presso il Marina Center di Palermo, sarà operativo dopo la bollinatura del contratto 22/24.
Da dicembre, avevamo già avvertito che le risorse stanziate erano insufficienti e che i ritardi nei pagamenti sarebbero stati inevitabili.
I fatti, purtroppo, ci hanno dato ragione. Oggi, chi ha ingannato i colleghi parlando di "grandi benefici" dovrà rendere conto della realtà: un contratto deludente, che lascia l'amaro in bocca a tutto il personale del Comparto Difesa.
Sindacato Itamil Esercito